La Fonderia

Fusione a cera persa, arte e tradizione a Greve in Chianti, provincia di Firenze

Chi siamo - Storia della Fonderia del Giudice Leonardo

L’attuale Fonderia artistica Del Giudice Leonardo viene fondata nel 1974 da Leonardo Del Giudice, figlio di Mario grande maestro nell’arte della fusione. Mario Del Giudice napoletano di nascita e toscano d’adozione si forma dalla prima infanzia nelle più grandi fonderie campane e toscane apprendendo i vari “segreti” dell’antica tecnica della fusione a cera persa e innate abilità manuali.
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Il figlio Leonardo cominciando fin da bambino segue le impronte del padre, ereditando la formazione e nel 1974 apre la fonderia a suo nome nelle campagne nelle periferie di Firenze. In una antica casa colonica stabilisce la sede iniziale della fonderia artistica. Inizialmente la produzione era finalizzata ad un mercato prettamente ristretto alla riproduzione di opere classiche e rinascimentali per antiquari e le più grandi gallerie fiorentine. Nel 1980 comincia con un primo artista a lavorare sulla produzione di opere uniche per artisti contemporanei. Nel 1987 trasferisce la ditta nell’ insediamento artigianale che sta nascendo tra le colline del Chianti nella località di Strada in Chianti (sede dell’attuale fonderia). Trasferendosi si modernizza sui vari procedimenti, ma non si tramuta il carattere di laboratorio rinascimentale che aveva creato nella vecchia colonica.
Il figlio di Leonardo, Giacomo, seguendo le orme del padre e del nonno, dall’età di quindici anni si dedica allo stesso lavoro con passione apprendendone le varie tecniche e tutti i vari procedimenti. Con gli anni il lavoro con gli artisti prende sempre più il sopravvento su quello della riproduzione e con esso si comincia a sperimentare nuovi materiali, nuove leghe e nuovi soluzioni tecniche. Nel corso degli anni le collaborazioni con gli artisti danno il loro frutto in opere sia di piccole che di grandi dimensioni che vanno ad arricchire musei, collezioni private o piazze pubbliche. Diplomatasi nella sezione di scultura all’accademia di belle arti di Firenze, con una tesi sulla fusione a cera persa, anche la figlia Sarah si dedica al lavoro in fonderia.
Attualmente, dal 2010, la ditta si trasforma in Del Giudice Leonardo di Del Giudice Giacomo e Sarah s.n.c. e viene gestita dai fratelli Del Giudice che volontariamente tendono a mantenere il laboratorio con quel carattere della bottega antica, dove oltre al rapporto di lavoro, si viene a creare un punto di incontro per artisti e artigiani , delle loro idee, luogo in cui si da spazio alla progettazione di sempre nuove opere e istallazioni , luogo dove nascono lavori di grande pregio tecnico.
Tengono molto a mantenere l’ambiente della fonderia come un posto in cui si creano sculture in ogni materiale, ma soprattutto luogo in cui si possa istaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con gli scultori che attualmente e assiduamente la frequentano, rendendola così fucina di idee e di discussione e di nascita di opere importanti.
Il legame con il passato è costante e la creazione di ogni opera, dalla più piccola alla più grande, è preceduta dalla discussione di tutta la famiglia. Il legame con le origini si avverte anche dal piccolo archivio storico di gessi presente su un piccolo ballatoio in fonderia dove si trovano modelli che vanno dai primi anni del 1900 fino a quelli più recenti. L’interesse principale è quello della trasmissione dell’antico e affascinante lavoro della fusione a cera persa e quello della creazione di opere uniche, ancora frutto dall’abilità di mani sapienti che a tutt’oggi riesce a dare grandi risultati e ancor più grandi soddisfazioni.
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